Gerald Hüther e Ken Robinson ci dicono nel film che la scuola è da sempre il luogo per formare le nuove generazioni per le necessità economiche, civili e militari della società adulta, spesso in forte contrasto con i bisogni e gli impulsi creativi naturali del bambino. Oggi, però, questo condizionamento ha raggiunto un’intensità insostenibile. Ai bambini viene imposto un percorso per raggiungere conoscenze e ‘competenze’ molto distante dalla loro natura e dai loro preziosi valori innati. Sappiamo tutti cosa è diventata oggi la scuola: già alle materne si impongono insegnamenti precoci come le lingue straniere o la storia dell’arte; alle elementari, al semplice piacere del racconto si preferisce lo studio delle sue strutture, per introdurre bambini di 7-8 anni alla ‘semiotica della narrazione’; e non ci si accontenta più di far fare al bambino un disegno, ma si pretende di renderlo consapevole del ‘linguaggio visuale’, delle leggi della composizione, della teoria del colore… e cosi via. L’ingenuità, la semplicità, sono viste con sospetto, come sentimentalismi superati, come uno stato di indigenza intellettuale dal quale occorre far uscire i bambini il prima possibile, quando invece proprio in esse riposa l’essenza e la preziosità dell’infanzia. Sappiamo bene tutto questo, e ne vediamo gli effetti tutti i giorni: i bambini ne risultano svuotati, disorientati, svogliati oppure aggressivi e incontrollabili.
Guardare con occhi diversi a tutto ciò, ecco quello che ALPHABET ci aiuta a fare.
Questo importante lavoro possa essere di stimolo per riflettere sulle nostre vite nostre e su quelle dei nostri bambini!
Una nostra versione con sottotitoli italiani e in attesa di autorizzazione, è disponibile per proiezioni private. Contattateci:
‘ALPHABET’ il film sulla scuola
26/11/2023 by Giacomino Giacomazzi • Corsi e stage • Tags: Alphabet, Erwin Wagenohofer • 0 Comments
Gerald Hüther e Ken Robinson ci dicono nel film che la scuola è da sempre il luogo per formare le nuove generazioni per le necessità economiche, civili e militari della società adulta, spesso in forte contrasto con i bisogni e gli impulsi creativi naturali del bambino. Oggi, però, questo condizionamento ha raggiunto un’intensità insostenibile. Ai bambini viene imposto un percorso per raggiungere conoscenze e ‘competenze’ molto distante dalla loro natura e dai loro preziosi valori innati. Sappiamo tutti cosa è diventata oggi la scuola: già alle materne si impongono insegnamenti precoci come le lingue straniere o la storia dell’arte; alle elementari, al semplice piacere del racconto si preferisce lo studio delle sue strutture, per introdurre bambini di 7-8 anni alla ‘semiotica della narrazione’; e non ci si accontenta più di far fare al bambino un disegno, ma si pretende di renderlo consapevole del ‘linguaggio visuale’, delle leggi della composizione, della teoria del colore… e cosi via. L’ingenuità, la semplicità, sono viste con sospetto, come sentimentalismi superati, come uno stato di indigenza intellettuale dal quale occorre far uscire i bambini il prima possibile, quando invece proprio in esse riposa l’essenza e la preziosità dell’infanzia. Sappiamo bene tutto questo, e ne vediamo gli effetti tutti i giorni: i bambini ne risultano svuotati, disorientati, svogliati oppure aggressivi e incontrollabili.
Guardare con occhi diversi a tutto ciò, ecco quello che ALPHABET ci aiuta a fare.
Questo importante lavoro possa essere di stimolo per riflettere sulle nostre vite nostre e su quelle dei nostri bambini!
Una nostra versione con sottotitoli italiani e in attesa di autorizzazione, è disponibile per proiezioni private. Contattateci:
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